Italia : terra di avvocati.
Per quanto rapida e schematica, questa frase ben potrebbe descrivere esaurientemente l’attuale situazione giudiziaria del nostro Paese.
Su una popolazione di circa 60milioni di abitanti, infatti, ad oggi sono più di 247mila gli avvocati regolarmente abilitati ed iscritti nel relativo Albo in Italia.
La nostra nazione, del resto, storicamente ha sempre vantato una tradizione giuridica di elevata qualità, avendo dato i natali a giuristi eccellenti e famosi in tutto il mondo e disponendo di una delle Costituzioni più pregiate e ben scritte del vecchio continente.
Da una simile tradizione, dunque, risulta forse meglio comprensibile il cospicuo numero di avvocati in attività sul nostro territorio, giustificato anche dall’elevato tasso di litigiosità presente in Italia.
Sempre più frequentemente, tuttavia, molte liti e controversie vedono gli avvocati non più difensori e rappresentanti legali, bensì direttamente parti in causa.
Sono sempre maggiori, infatti, i casi in cui i clienti, dopo esser stati rappresentati in giudizio dai propri avvocati, intraprendono a loro volta una azione legale contro questi professionisti, adducendone inadempienze ed errori commessi.
Per tale ragione negli ultimi anni risultano sempre di più gli avvocati che stipulano una apposita assicurazione professionale, in modo da ottenere una adeguata tutela nelle ipotesi di richieste di risarcimento da parte dei propri clienti.
La polizza, in particolare, copre l’avvocato da eventuali mancanze quali nullità degli atti processuali, ritardato deposito di atti giudiziari o anche smarrimento di documenti.
Per chiarezza, occorre tuttavia precisare che, differentemente da altre categorie professionali, per gli avvocati l’obbligo di stipulare questa tipologia di assicurazione non è ancora entrato in vigore : la legge 247/2012, infatti, puntualizza che tale obbligo potrà dirsi vigente soltanto quando il Ministero avrà stabilito le condizioni essenziali ed i massimali minimi delle polizze ed, ad oggi, tali determinazioni appaiono ancora in corso di elaborazione.
A fronte di ciò, tuttavia, la definitiva entrata in vigore e vigenza di questo obbligo assicurativo per gli avvocati sembra ormai soltanto questione di tempo, tanto è vero che molti avvocati vi hanno già da tempo provveduto anche volontariamente.
Del resto, chi fa un simile mestiere conosce bene l’importanza di poter usufruire di una adeguata tutela da parte di esperti del settore.
Per una volta, quindi, i ruoli si invertono : gli avvocati diventano clienti e vengono essi stessi difesi. Stavolta però non con la tradizionale ars oratoria, bensì con lo strumento della assicurazione.
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